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Riforma degli ITS: al via il sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. Strategico il ruolo delle imprese

La Camera dei Deputati ha approvato la riforma organica degli ITS prevista dal PNRR. Oltre al nome (ITS Academy dove ITS sta per Istituti Tecnologici Superiori) la riforma prevede delle attività di notevole rilievo.

 

Dopo quasi un anno di iter, diventa legge il testo che istituisce il Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore che apre una nuova fase per l’intero sistema educativo italiano. Si tratta di un traguardo importante per garantire al segmento dell’istruzione terziaria professionalizzante, strategico da anni in altri paesi industriali come Germania e Francia, di camminare su proprie gambe e rispondere alla domanda di innovazione e di qualità della formazione delle imprese.

 

Un risultato a cui si è giunti anche grazie al dialogo tra il sistema Confindustria con Parlamento, Governo e Regioni per sottolineare la necessità di un collegamento sempre più stretto con le imprese, dopo undici anni di sperimentazione di un sistema che ha dimostrato di funzionare con ottimi risultati occupazionali, ben evidenziati dalle esperienze degli ITS in cui Fòrema ed Assindustria Venetocentro sono coinvolte direttamente.

 

La riforma rende strutturale un modello formativo dove le imprese partecipano attivamente alla
governance e alla didattica. Questi i principali cambiamenti per il ruolo delle imprese:

  • il presidente dell’ITS sarà di norma espressione delle imprese;
  • stage aziendali e tirocini formativi saranno obbligatori almeno per il 35% della durata del monte orario complessivo;
  • la docenza dovrà arrivare per almeno il 60% del monte orario dal mondo del lavoro e dell’impresa;
  • il credito d’imposta al 30% per le imprese che decidono di investire negli ITS (60% nei territori con gap competitivi);
  • monitoraggio premiale più incisivo;
  • sarà potenziato il sistema di orientamento e la collaborazione delle imprese, anche in rete.

 

Gli ITS potranno contare sul Fondo per l’istruzione tecnologica superiore, istituito dal Ministero dell’Istruzione, un finanziamento stabile con programmazione triennale (sono previsti a partire da quest’anno 48,35 milioni di euro).

 

Per quanto riguarda i rapporti con le università, vengono promossi la collaborazione e gli accordi per distinguere i percorsi ITS da quelli universitari ma anche per consentire passerelle tra gli uni e gli altri.