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Il mese della manutenzione: leva di efficienza produttiva

Per molti Plant Manager solitamente agosto è il mese delle grandi campagne di manutenzione e in questo anno singolare probabilmente qualche cambiamento ci sarà. Abbiamo vissuto questa prima parte dell’anno investendo energie e tempo nella ricerca dell’efficienza aziendale, con spirito di continuità e miglioramento.

Dall'evoluzione dell'applicazione di concetti e tecniche lean tra le aziende del nostro ricco tessuto industriale e dalle recenti adozioni di soluzioni Industry 4.0, nella loro eterogeneità, è emerso sempre più un tema fondamentale sia per le nuove che per le consolidate tecnologie industriali: la ricerca dell'efficienza produttiva passa sempre più attraverso la riduzione dei fermi macchina. Tale focus ci porta a pensare sia ad aspetti gestionali logistici che ad aspetti puramente verticali sulla gestione della manutenzione, tema ampio e complesso, legato non solo alle tecnologie che le aziende applicano ma anche all'organizzazione del processo di manutenzione.

La spinta culturale di passare da una gestione del guasto a fermo macchina (manutenzione correttiva) , alla gestione su base statistica degli eventi (manutenzione preventiva) alla lettura in tempo reale degli eventi e conseguente intervento immediato a prevenzione del guasto (manutenzione predittiva) viene supportata sia dall'evoluzione tecnologica di impianti sempre più leggibili attraverso informazioni di funzionamento che permetto di intercettare derive su base algoritmica, sia dalla crescita organizzativa del processo di manutenzione, che oggi richiede figure professionali capaci di gestione un mix di flussi di informazioni in modo scentifico e tempestivo.

Alla voce “manutenzione” sono quindi collegati aspetti di relazione uomo-macchina che investono sia il team di manutentori, che l'engeenering aziendale con l'ufficio tecnico, che gli operatori stessi che utilizzano gli impianti.
Le competenze oggi ricercate dalle aziende che stanno investendo in nuove tecnologie impiantistiche e nell'ammodernamento delle attuali, sia con interventi di sensorizzazione che di aggiornamento software, sono molto complesse, perchè spesso il manteinance manager si trova a gestire un plant su cui applicare approcci eterogenei, che potenzialmente possono spaziare da stili di intervento correttivo a predittivo. La sfida di Business Continuity armonizza approcci eterogenei e necessariamente si basa sul miglioramento del classico processo di analisi degli interventi e sulla necessità di definire chiaramente gli ambiti in cui la manutenzione predittiva può realmente dare un vantaggio competitivo aumentando gli indicatori di efficienza produttiva (OEE).

I modelli organizzativi aziendali classici di TMP, CMMS e MFMEA devono quindi essere modulati nella singola realtà aziendale, al fine di raggiungere un'armonizzazione funzionale agli obbiettivi di continuità e crescita del business. Le competenze richieste al team aziendale addetto alla manutenzione diventano quindi strategiche per lo sviluppo dei prodotti nuovi e dei processi produttivi. Si attivano sempre di più percorsi di redefinizione del processo di manutenzione in ottica di Machine Learning, per la riduzione degli interventi e dei costi ad essi correlati. 

La buona gestione di questo processo permette alle aziende di recuperare le inefficienze fisiologiche legate agli impianti e alla gestione di tutti i componenti di sostituzione degli stessi. 
Le figure manageriali responsabili della continuità delle macchine e dei processi produttivi devono quindi sempre più gestire aspetti anche informatici, tecnichi, di sicurezza, logistici ed economici. 
In questo quadro complesso la competitività che si può recuperare organizzando la manutenzione in modo efficace ed efficiente è significativa. 

L'impatto non solo economico ma anche di affidabilità dell'azienda, fronte interno ed esterno (mercato) è la scintilla che accende l'imprenditore nella scelta di investire nella cultura aziendale, in modo da poter orientare cosapevolmente lo sviluppo industriale dell'azienda. Agosto può smettere di essere il mese della manutenzione e diventare un mese “produttivo” come gli altri. 
A maggior ragione in queste dinamiche sanitarie, sociali ed economiche.

 

Francesca Rossetto
Smart Factory Specialist
e-mail: francesca.rossetto@forema.it