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I nemici invisibili della sicurezza: come bias e mindset influenzano il rischio

A volte il pericolo più grande non è quello che vediamo.
Ma quello che non siamo nemmeno in grado di riconoscere.

Nel mondo della sicurezza sul lavoro, ci concentriamo spesso su procedure, DPI, normative. Tutti strumenti indispensabili. Ma ce n’è uno ancora più subdolo, silenzioso e insidioso: la nostra mente.

O meglio, i nostri bias cognitivi.

Bias cognitivi: quando il cervello ci inganna

I bias cognitivi sono errori sistematici nel modo in cui elaboriamo le informazioni. Sono scorciatoie mentali che ci aiutano a decidere velocemente… ma spesso ci portano a sottovalutare i rischi o a sovrastimare le nostre capacità.

Nel contesto aziendale e produttivo, questi bias possono avere conseguenze gravi. Ecco alcuni esempi reali:

  • Bias di normalizzazione:
    “Lo facciamo sempre così, non è mai successo niente.” Una frase tipica che ha preceduto decine di incidenti.

  • Effetto overconfidence:
    “Lo faccio da 20 anni, so come muovermi.” Fino a quando l’errore non arriva proprio da chi dovrebbe essere “il più esperto”.

  • Bias dell’urgenza:
    “Devo sbrigarmi, tanto manca poco.” La fretta riduce l’attenzione e alimenta comportamenti rischiosi.

Questi nemici invisibili sono ovunque, anche nelle aziende più sicure.
Per questo, la vera prevenzione inizia nella mente delle persone.

Intervista a Carol Martinelli esperta HSE di Fòrema: “Non bastano le slide”

Ne abbiamo parlato con Carol Martinelli, psicologa del lavoro e specialista per i corsi “Safety Bias & Safety Mindset” di Fòrema.

“Una mentalità non si cambia con le slide, ma con l’esperienza critica.”

“Spesso le persone non si rendono conto dei propri automatismi. Diamo per scontato di essere attenti, prudenti, lucidi. Ma nella realtà, in condizioni di stress o abitudine, il cervello va in ‘pilota automatico’.”

“Durante i percorsi esperienziali, le persone si sorprendono. È lì che iniziano a riflettere e ad aprirsi al cambiamento.”

Una dinamica che fa riflettere: l'esperimento dei segnali trascurati

In un recente workshop Fòrema con un team di operatori logistici di Sanpellegrino spa, i partecipanti sono stati sottoposti a un’esercitazione pratica: analizzare una situazione lavorativa simulata e decidere se proseguire l’azione oppure bloccare l’attività.

Il risultato?

Il 70% ha scelto di proseguire, ignorando segnali evidenti di rischio presenti nel contesto.

Dopo il debriefing, molti hanno ammesso:

“Non ho notato quel dettaglio.”
“Pensavo che fosse parte della simulazione, non un vero pericolo.”
“L’ho fatto senza pensarci, come faccio ogni giorno.”

Il vero valore dell’esperienza non è solo “formare”.
È rendere consapevoli.
Far emergere i bias, guardarli in faccia e decidere di cambiare.

Safety Mindset: allenare la mente alla prevenzione

Il corso “Safety Bias & Safety Mindset” di Fòrema è progettato per:

  • Riconoscere i principali errori cognitivi legati alla sicurezza

  • Sviluppare una consapevolezza critica individuale e di team

  • Rafforzare un atteggiamento mentale orientato all’attenzione, alla prevenzione, alla responsabilità

Attraverso simulazioni, giochi psicologici e debriefing guidati, i partecipanti vivono situazioni reali e imparano a leggere il rischio con occhi nuovi.

Non si tratta solo di conoscere. Ma di pensare meglio. E agire meglio.

Partecipa al prossimo corso per sviluppare una mente sicura

Il cambiamento culturale parte dalla testa.
E si costruisce con esperienze che lasciano il segno.

I corsi “Safety Experience” di Fòrema sono:

  • Validi come aggiornamento per lavoratori (Accordo Stato-Regioni)

  • Personalizzabili per settori e livelli aziendali

  • Condotti da psicologi del lavoro, formatori HSE e facilitatori esperienziali

Richiedi una consulenza gratuita e costruisci con noi un percorso su misura: sicurezza@forema.it